Il gioco delle colpe a fine relazione

Sensi di colpa relazioni

La fine di una relazione sentimentale importante è uno di quei momenti in cui si tirano le somme.

Ci si interroga sulle ipotesi di quello poteva andare diversamente, si indugia sulla scelta di terminare effettivamente quella relazione e tipicamente ci si chiede chi ha sbagliato e cosa. È l’istinto di mettere in ordine il passato nella convinzione che questo possa migliorare il futuro.

Alcune persone però, sono sovrastate da questo meccanismo e cadono nell’ansia e sconforto totali.

Quelli che si rivolgono allo psicologo con questo problema tipicamente chiedono: “Vorrei capire se avrei potuto fare di più. Vorrei capire di chi è la colpa del fallimento della relazione”.

Purtroppo questa domanda è sbagliata nel tempismo.

Passare in rassegna i vari se e ma dopo la fine di un rapporto condurrà senz’altro a risposte di vario tipo, ma nessuna di queste era vera quando in cui il rapporto era ancora vivo. Voglio dire che è facile immaginare un passato diverso guardandolo con calma dal futuro, ma se quando c’eri dentro hai fatto quello che hai fatto, vuol dire che per qualche ragione dovevi comportarti così.

Tecnicamente, passare in rassegna gli snodi fondamentali della relazione conclusa per ipotizzare scelte diverse è rimuginare.

Il rimuginio tiene sospese le cose finite. Trattandosi di pensiero astratto non promuove alcun tipo di azione né cambiamento. Si limita a concentrare l’attenzione verso qualcosa di carico emotivamente con il risultato di creare stress e frustrazione.

Uno degli effetti più tangibili del rimuginio è il provocare sensi di colpa. Perché la conseguenza logica di non aver fatto tutto il possibile per salvare una relazione è prendersi la colpa di questa mancanza. Oppure, nei momenti di rabbia si cade in tentazione di colpevolizzare l’ex partner.

In entrambi i casi il gioco di attribuzione delle colpe è fine a se stesso.

L’unica cosa importante dopo la fine di una relazione è il modo in cui si va avanti.

Se riesci a goderti la ritrovata libertà allora poi tranquillamente definire quelle colpe “meriti”, perché hanno portato qualcosa di positivo.

Altrimenti se dopo la rottura non ritrovi il benessere che meriti, la colpa purtroppo è solo tua, perché a questo punto non c’è più nessuno sul quale scaricarla.

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