“Si può vivere in uno stato di benessere anche se l’esistenza ci pone di fronte a tante difficoltà? La risposta è si.”
n questo particolarissimo momento della nostra vita, dove ogni certezza ha ceduto il passo all’incertezza, dove ci siamo ritrovati spesso faccia a faccia con le nostre più grandi e temute paure, è possibile vivere uno stato di benessere?
Come consiglia Richard Bach, famoso aviatore e scrittore, la vita va vissuta “come in un abisso, su una corda tesa, in bellezza, con cautela, oscillando”.
Con questo concetto Bach ci mostra come questa esperienza della vita possa essere bella e meravigliosa se la si prende come un’avventura che va danzata sopra un filo teso, dove non è necessario programmare ogni passo ma viverlo in presenza, ricordandoci chi siamo e dove vogliamo andare, rimanendo flessibili verso ogni imprevisto per non essere gettati nell’abisso.
Solo riuscendo a vedere questa esistenza come un’esperienza di apprendimento e di crescita, in cui l’essere umano è chiamato ad affrontare tante piccole prove per sviluppare i propri talenti, è possibile vivere uno stato di benessere anche se all’esterno tutto può apparire buio.
Quando gli ostacoli sembrano insormontabili
In base alla nostra personalità, al nostro carattere, alla nostra storia personale ci troviamo spesso ad affrontare tantissime situazioni o difficoltà che ci mettono duramente alla prova.
A livello personale può succedere di dover affrontare la perdita di una persona cara, di ricevere una diagnosi per una malattia inaspettata, di soffrire di solitudine oppure di trovare sempre un partner che ci fa soffrire.
A livello lavorativo ci si può trovare di fronte a un conflitto tra il lavoro che si vorrebbe davvero fare e quello che invece permette di avere uno stipendio più stabile, oppure ci si può trovare a lavorare in un ambiente in cui vi sono molte conflittualità coi propri colleghi, in altri casi magari non si ha abbastanza assertività per far emergere le proprie competenze e le proprie idee.
A livello sociale ci si può scoprire molto timidi ed incapaci di interagire, oppure si vivono rapporti pieni di conflittualità, a volte ci si sente non capiti ed emarginati.
L’importante è prendere consapevolezza di star vivendo questo tipo di vissuto e verificare se dentro di sé vi siano tutte quelle risorse e abilità per poterle superare.
Quando ci si accorge che esse non sembrano bastare, quando ci si trova a non avere più la voglia di alzarsi dal letto, quando ci si sente bloccati, confusi, pieni di dolore, rabbia o infelicità è il momento giusto per prendersi veramente cura di sé. È il momento giusto per chiedere aiuto.
Come avviene concretamente un percorso psicologico di aiuto qui su Sygmund?
Il percorso psicologico proposto su Sygmund si pone l’obiettivo di aiutare la persona a gestire la situazione per cui sta chiedendo aiuto attraverso un coinvolgimento attivo della stessa, che stabilirà il focus su cui lavorare e l’obiettivo concreto da realizzare.
Durante gli incontri con lo psicologo si percorreranno diverse fasi.
La prima servirà ad una conoscenza di sé, a dare un nome a quello che si sta vivendo e del perché questi vissuti disfunzionali si ripetono nel tempo. Attraverso l’uso di tecniche specifiche ed esercizi pratici che verranno fatti anche a casa si favorirà una maggiore consapevolezza delle dinamiche che guidano le nostre azioni.
Nella seconda fase ci sarà l’apprendimento di tecniche corporee che serviranno ad imparare a gestire emozioni e pensieri meccanici ed incontrollabili.
Nella terza fase ci sarà uno spazio dedicato al confronto sui vissuti esperiti con l’utilizzo di queste tecniche al fine di essere in grado di utilizzarle in maniera autonoma ed applicarle in ogni situazione.
Non esiste una vita senza dolori o sofferenze ma è possibile ritrovare Se Stessi attraverso di loro.. E credo che non ci sia cosa più bella al mondo nell’essere finalmente Se Stessi per poter Vivere danzando la Propria Melodia.
Autore: Monica Cireddu
Codice Sygmund: MONCIR-S18